G 91 R/1/3 SERIES
Dayglo Models – 1/32
“limited edition”
Con vero piacere mi accingo a recensire il modello in resina del
G 91 in scala 1/32 della
Dayglo Models. Aereo che rappresenta una vera e propria “icona” dell’aeronautica italiana del secondo dopoguerra, dopo che il 9 agosto 1956 effettuò il primo volo dall'Aeroporto di Torino Caselle.
La copertina della scatola del kit.
Il piccolo ma versatile cacciabombardiere della FIAT, in numerose versioni, ha prestato servizio con l'Aeronautica Militare Italiana, con la Luftwaffe e con la Forza Aerea Portoghese. Per quasi tre decenni grazie anche all'entrata in servizio della versione bireattore G.91Y, il velivolo FIAT ha equipaggiato numerosi reparti AMI e ha costituito un importante componente aerea della NATO. Inoltre, per quanto riguarda la Forza Aerea Portoghese fu impiegato anche in missione belliche operative in Africa negli anni settanta quando le colonie portoghesi guadagnarono l'indipendenza con un difficile e sanguinoso percorso verso la loro libertà.
Le due semifusoliere accostate con dello scotch,
fanno rilevare il perfetto accoppiamento tra di loro .
Il progetto
FIAT G 91 R/1/3 Series nasce nel 2015 da un'idea e per iniziativa di
Luca Bucchi (modellista romano già fondatore con un socio della
SkyModels). Tutto ha inizio con la ricerca della documentazione e di blueprint (piani) attendibili, interpellando amici e amici di amici, ovviamente senza trascurare l’archivio storico FIAT. Fortunatamente, proprio attraverso un amico, recupera copie di disegni originali di ditta, che in origine erano di dimensioni proibitive e che, per essere fruibili, sono stati ridotti ad una misura più “gestibile”. Contemporaneamente, è iniziata la ricerca di materiale fotografico e manualistico, muovendosi su vari fronti e andando sui luoghi dov’era disponibile un velivolo vero. Questo lavoro ha visto coinvolte più persone oltre all'ideatore, finanziatore, grafico digitale e anche altre figure professionali.
Nel frattempo ha messo al corrente dell’ambizioso progetto un altro amico, anch’egli appassionato ed esperto di velivoli AMI e di G.91 in particolare, per avere continuamente un altro punto di vista, competente e obiettivo, sull’andamento del lavoro sia sul master che sui dettagli.
Concluso il lavoro di ricerca del trittico adatto (che in realtà non esiste ma che è frutto di un lungo lavoro di aggiustamento e correzione del blueprint originale basandosi su centinaia di foto e manuali nomenclatori), ha fornito tutto il materiale al masterista che fortunatamente si è rilevato anch’esso amante del G.91, il quale ha iniziato a “scolpire” il master. Il lavoro di “scultura” prima e di dettaglio poi, è durato circa tre anni.
Il kit è stampato in resina atossica in stampi di gomma siliconica. Tra i componenti più complessi da stampare ci sono stati i trasparenti, anch’essi in una speciale resina che richiede dei procedimenti complessi per evitare che le temibili bollicine d’aria compromettano tutto.
A sinistra: le gambe del carrello stampate in metallo,
a destra: le capottine trasparente .
Il kit si presenta in una elegante confezione in total black con le scritte e un profilo frontale del velivolo in argento. Aprendo la scatola si trovano otto buste in multiball di varie dimensioni dove all'interno ci sono, a gruppi, tutte le parti in resina che compongono il kit; questo per evitare principalmente che durante il trasporto le materozze e i vari pezzi si rovinino - ottima precauzione. A prima vista la stampa è ottima; il dettaglio in negativo è finissimo, non sembra neanche un kit in resina. Andando ad esaminare le varie componenti troviamo la vasca dell'abitacolo in un unico pezzo; l'accoppiamento con le due semifusoliere è ottimo. Ottimo e ben dettagliato anche il seggiolino e il pannello strumenti frontale; stessa cosa vale per il pozzetto dei carrelli e le gambe, in ottone, per le quali basterà aggiungere i cablaggi idraulici. In un'altra busta troviamo i pylon e i serbatoi ausiliari delle tre versioni; stessa cosa vale per i pannelli armi e i musetti, pre-serie e fotografico, cannoni DEFA, Browning e pitot sono in ottone della
Master Model.
Il foglio delle decals presente nella scatola.
Per quanto riguarda le due semiali, esse sono in un unico pezzo con i flap separati, posizionabili, completi di attuatori; a seguire timoni di profondità, aerofreni completi di attuatori, tubo di scarico, ruotino anteriore e ruote posteriori, una lastrina di foto-incisioni per le alette antiscorrimento delle semiali e quelle da posizionare in coda in prossimità dei timoni di profondità. Poi, tutta una serie di particolari più piccoli che comprendo la cloche, la manetta, il collimatore, i portelli dei carrelli e i trasparenti con i canopy per le varie versioni stampanti in modo eccellente senza le antiestetiche bolle d'aria e con una trasparenza ottima.
Infine, si trova un ottimo foglio istruzioni con i disegni per il posizionamento e l'assemblaggio delle varie componenti, nonché le decals complete di stencils per riprodurre un G.91/R3 della Luftwaffe del LeKG 41.
Sicuramente un'ottimo modello da consigliare a modellisti esperti. Per info
dayglomodels@yahoo.com.
Mirko D’Accordi
PUBBLICATO IL 17 AGOSTO 2018