GRUMMAN EA-6A
“Wild Weasel”,
Revell 1/48
Per gli appassionati di velivoli dell’US Navy che non disdegnano, ogni tanto, di realizzare qualche velivolo dell’era vietnamita, la
Revell ha rieditato questo vecchio kit, ormai con qualche bell’annetto sulle spalle, dedicato allo
EA-6°. Aereo realizzato nel corso degli anni ’60 come velivolo dedicato alla Electronic Intelligence (ELINT) e alle contromisure elettroniche (ECM) per proteggere i velivoli della Navy e dei Marines dalla minaccia missilistica e radar durante le missioni di attacco.
Il modello dell’EA-6° della Revell
con la livrea del VMCJ-1 dei Marines.
La Revell, all’epoca, ne fece una discreta riproduzione, stampata in plastica grigio chiaro priva di sbavature di sorta ma con uno strano dettaglio superficiale, su ali e fusoliera; un misto tra pannellature in rilievo e incise, cosa che obbligherà a reincidere un po’ di cose.
I pezzi maggiori, soprattutto la fusoliera, si assemblano con facilità, anche se le linee in rilievo non facilitano certo le cose all’atto del passaggio della carta vetrata. Un po’ peggio sono invece le gondole motori che richiedono una certa dose di stucco per essere raccordate, mentre i carrelli e i relativi portelloni sono sufficientemente dettagliati, basterà aggiungere qualche cavetto.
Il canopy, di discreta qualità, può essere posizionato aperto o chiuso per fare vedere il cockpit ben dettagliato, anche se per i maniaci del super dettaglio non mancano i prodotti aftermarket della
Wolfpack o
Black Box (quasi introvabile, quest’ultimo) ad esso dedicati. In particolare, la Wolfpack ha in catalogo anche un set dedicato alle ali posizionate chiuse che ricordiamo essere, in generale, diverse da quelle di altre versioni dello stesso aereo.
Vivamente raccomandato, invece, un pesante contrappeso nel muso, dato che il modello propende decisamente per restare “seduto”.
La copertina della scatola del kit Revell.
I pezzi totali sono 118, e le dotazioni includono i jamming pods ALQ-76, due missili SHRIKE, degli chaff dispenser tipo ALE-41 chaff e gli immancabili serbatoi esterni.
Le decals permettono di riprodurre un EA-6A Bu.No. 156988 della US Navy, del VAQ-33 “Firebirds” basato sulla NAS Key West, Florida (ossia l’unico Squadron della Navy che ebbe in dotazione l’“Electronic Intruder”) e un EA-6A “Electronic Intruder”, Bu.No. 156986, del VMCJ-1 dei Marines nel periodo 1966-1975.
Non bellissime, ma chiare, le istruzioni, come al solito.
In definitiva, un kit con un buon rapporto qualità-prezzo che richiede però un certo impegno per realizzare una versione di questo bel velivolo allo stato dell’arte modellistica.
Luigi Carretta
PUBBLICATO IL 21 APRILE 2013