GLI HARRIER
DELLA MARINA ITALIANA

GLI HARRIER DELLA MARINA ITALIANA di Luigino Caliaro, parte modellistica di Mirko D’Accordi,
Gruppo Modellistico Trentino di studio e ricerca storica,
Trento, 2012,
pag. 80, Euro 22,00
RECENSIONE DI ’’PANORAMA DIFESA’’, luglio 2012.
Dopo un lungo e sofferto iter parlamentare, solo nel 1989 la Marina Militare identificò nell’Harrier, cacciabombardiere a decollo verticale della Mc Donnel Douglas, poi diventata Boeing Company, il velivolo ideale da imbarcare sull’allora unica portaeromobili a disposizione, l’ammiraglia
Garibaldi.
La Forza Armata aveva così, finalmente, la possibilità di impiegare la propria componente aerotattica e di gestirla in completa autonomia.
La cerimonia ufficiale della consegna delle prime macchine ebbe luogo il 23 agosto 1991 presso la base navale di Norfolk (Virginia). Successivamente, con il rientro in Italia della
Garibaldi (24 settembre), venne ufficialmente costituita a Grottaglie (Taranto) la base aerea del GRUPAER (Gruppo Aeromobili), con il compito istituzionale di garantire la copertura aerea della Flotta Navale in mare, il supporto di fuoco alle operazioni di assalto anfibio, la proiezione di forza in mare (attività anti-nave) e dal mare (attacco in profondità).
Questa nuova componente operativa della Marina partecipò nel 1992 alla missione United Shield (Somalia) che segnò il battesimo operativo dell’Unità, inquadrato ora in MARISTAER (Stazione Aeromobili Marina) Grottaglie, che fruttò la bandiera di combattimento. Il reparto prese parte anche ad altre operazioni: Alba Neo, Allied Force, Enduring Freedom, Leonte e United Protector.
Di tutto ciò e altro ancora si occupa questa bella monografia, che celebra i vent’anni di servizio dell’Harrier nella MM, ed è realizzata da Luigino Caliaro, fotografo di fama internazionale nonché socio del Gruppo Modellistico Trentino, noto per i suoi prodotti editoriali molto curati. Oltre agli aspetti storici, il volume fornisce naturalmente anche quelli tecnici, ovvero una dettagliata descrizione delle caratteristiche e prestazioni dell’Harrier II Plus, che mette in luce la versatilità, oltre che il duro addestramento cui si sottopone ogni giorno il personale, pilota e no.
Ogni capitolo è corredato di molte e spettacolari fotografie. Non mancano i capitoli dedicati alle unità portaeromobili che hanno imbarcato gli Harrier, in primis nave
Garibaldi, più un cenno interessante alla nuova ammiraglia, nave
Cavour.
Chiudono questo lavoro certosino: una pagina di araldica, una sezione per modellisti con istruzioni e suggerimenti per il montaggio di un esemplare con le insegne italiane, le immagini del primo Harrier ‘’special colours’’ del GRUPAER con il lupo dipinto sulla coda e un disegno di Angelo Brioschi su due facciate ripiegate.
RECENSIONE DE ’’IL CERCHIO E LE LINEE’’ , periodico della Fe.C.C.Ri.T. n° 1/2012, gennaio/maggio 2012.
Grande frenesia, in questi ultimi mesi, in casa del Gruppo Modellistico Trentino. Per continuare a corrispondere al meglio al dettato statutario del Gruppo, che vanta oramai trentadue anni di attività a livello nazionale, i modellisti statici trentini continuano a proporre e a dare alle stampe i loro studi e le loro ricerche in campo storico.
Così, tra la fine dello scorso anno e l’aprile del 2012 sono stati realizzati tre nuovi volumi mentre di un quarto si è provveduto alla ristampa.
Ultimo nato, per ora, è un volume dedicato alla commemorazione dei vent’anni di servizio, nella Marina Militare Italiana, dell’Harrier, unico aereo a decollo verticale in servizio effettivo.
Il volume a firma di Luigino Caliaro, footografo aeronautico dall’esperienza pluridecennale, dal titolo ‘’Gli Harrier della Marina Italiana’’ consta di quasi 80 pagine, è illustratissimo (oltre 120 fotografie a colori più patches e stemmi vari) e ripercorre tutte le vicende dell’entrata in servizio del velivolo sulla portaerei ‘’Nave Garibaldi’’ (che sarà tra poco sostituita, come ammiraglia della Flotta, da ‘’Nave Cavour’’) presentando anche il GRUPAER, cioè il reparto che l’ha in carico, e la loro base di Grottaglie.
Non manca, naturalmente, la trattazione della versione più avanzata ora in servizio, AV-8B Plus. Inoltre, sono presentate, in sintesi, tutte le operazioni militari a carattere internazionale in cui l’Harrier è stato protagonista (dall’operazione ‘’United Shields’’ del 1994 all’operazione ‘’United Protector’’ svolta per la risoluzione della crisi libica). Completa l’opera la dettagliata trattazione della costruzione di un modello di questo aereo in scala 1/48 a firma Mirko D’Accordi. Anche in questo caso, un lavoro assolutamente inedito e imperdibile per tutti gli appassionati di aviazione.
RECENSIONE DEL MENSILE DI AVIAZIONE ‘’VOLARE’’ , anno XXX n° 343, luglio 2012.
AV 8B: PARLANO LE IMMAGINI Godibilissima monografia sui cacciabombardieri della Marina Militare, che hanno superato il traguardo dei venti anni di servizio.
L’autore (sua la maggior parte delle immagini a colori), racconta con precisione e dovizia di particolari la storia del programma industriale e militare, dalla determinazione del Parlamento italiano che la Marina avrebbe potuto disporre di velivoli ad ala fissa imbarcati (1989), al recente impegno degli Harrier nei cieli libici nell’operazione Nato Unified Protector (con tanto di report su una missione di ricognizione).
Il volume è arricchito dalla descrizione delle due navi che hanno ospitato e ospiteranno gli aerei: la Garibaldi e la Cavour.
Le ultime pagine sono dedicate agli aeromodellisti (a cura di Mirko D’Accordi).
RECENSIONE DI ‘’STORIA MILITARE’’, novembre 2012.
Proseguendo nella produzione di eccellenti e accurate monografie il
GMT si è rivolto a uno dei più eccellenti fotografi aeronautici per realizzarne una dedicata al primo aereo ad ala fissa imbarcato della Marina Militare Italiana. Si tratta dell’AV-8B ‘’Plus’’, chiamato anche ‘’Harrier II’’, che equipaggia le portaerei leggere
Giuseppe Garibaldi e
Cavour, costituendo oggi la principale forza d’attacco della Forza armata. Acquisito nel 1991, l’Harrier è un aereo a getto con caratteristiche VSTOL (decollo e atterraggio verticale e corto), concepito come caccia ognitempo monoposto subsonico, ma con possibilità di impiego, oltre che come intercettore, nel ruolo di velivolo d’attacco. Pur trattandosi di una macchina moderna dotata di avionica e di armamento aggiornati, soprattutto per l’impiego sulla recente
Cavour, ne è prevista la sostituzione a medio termine con i nuovissimi supersonici JFS/F-35B ‘’Lightning II’’. Attualmente sono in servizio dodici ‘’Harrier’’ che hanno base a Grottaglie (Taranto) quando non costituiscono, in alternativa, i gruppi di volo delle portaerei.
Oltre a illustrare la storia, le caratteristiche tecniche e l’impiego degli ‘’Harrier’’ italiani, questo bel volume comprende una superba raccolta di istantanee – scattate in volo, a terra, sui ponti e negli hangar delle portaerei – in cui l’abilità di fotografo di Luigino Caliaro emerge ad ogni scatto. Macchine, piloti e personale tecnico sono i protagonisti di una rassegna di immagini che non ha uguali e che – oltre a illustrare decolli, appontaggi e formazioni in volo – si spinge a rappresentare molti inediti particolari tecnici dei velivoli senza ovviamente tralasciare le loro particolari colorazioni nonché l’araldica dei reparti.
Completa il volume una sezione modellistica, redatta da Mirko D’Accordi, che si articola in otto coloratissime pagine in cui la rifinitura di un
kit di montaggio è seguita e illustrata passo per passo sino al conseguimento di un risultato davvero brillante.
Ottima, come sempre nelle realizzazioni del
GMT, la stampa e la cura degli aspetti editoriali.
RECENSIONE DI ‘’RID – RIVISTA ITALIANA DIFESA’’, n° 9, settembre 2013. Com’è noto, la Marina Militare ha adottato AV-8B+ HARRIER II nel 1991, facendone la sua principale forza d’attacco aereo. Evoluzione diretta dei VSTOL della British Aerospace prodotti su licenza dalla Boeing, questi caccia subsonici ci sono stati forniti con una delle più avanzate configurazioni disponibili. Per la Marina l’HARRIER è principalmente un intercettore per la difesa aerea della flotta (può impiegare il missile aria-aria a medio raggio AIM-120 AMRAAM), ma può affrontare anche missioni d’attacco grazie ad una panoplia d’armamenti di tutto rispetto. Questo volume ripercorre le tappe fondamentali dell’acquisizione e dell’impiego del velivolo, partendo dalla sua scelta fino alle operazioni del teatro libico nel 2011. La lettura risulta piacevole e l’occhio si lascia distrarre volentieri dalle decine di fotografie di pregevole fattura che riempiono le pagine. La descrizione tecnica è approfondita ma senza esagerare, rendendo questo volume accessibile a tutti. Si parla anche degli armamenti disponibili e dell’avionica di bordo, senza tralasciare il GARIBALDI e la CAVOUR, i cui “destini” sono legati strettamente a quello degli HARRIER, almeno finché l’F-35 non entrerà finalmente in linea. L’ultima parte è dedicata ai modellisti, con una serie di suggerimenti dettagliati per realizzare un modello in scala 1:48. Meritano un’ulteriore menzione le immagini, che saranno certamente uno degli elementi più apprezzati dai lettori.
LL
AGGIORNATO IL 3 NOVEMBRE 2013